Le materie prime principali necessarie per fare le matite sono:
La grafite è un minerale .
Il primo giacimento di grafite fu scoperto nel 1564 in Inghilterra, precisamente a Borrowdale nell'antica contea di Cumberland. Si racconta che la scoperta avvenne in modo del tutto casuale in seguito ad una forte tempesta. La grafite pura è un materiale molto morbido che lascia facilmente dei segni. Gli abitanti del luogo, principalmente pastori, ne capirono subito l'utilità e cominciarono ad usarla per marchiare le loro pecore!
LEGNO
I legni più utilizzati sono:
Questi legni sono particolarmente adatti perché sono teneri e quindi facilmente lavorabili, hanno una grana fitta e una colorazione uniforme. Per la produzione delle matite si usa soprattutto legno preso da coltivazioni, o foreste, gestite in maniera eco-sostenibile.
guarda il video e scrivi sul tuo quaderno le diverse fasi della produzione industriale delle matite, se vuoi puoi aggiungere delle illustrazioni per spiegare meglio il processo.
Per fare la mina bisogna creare un impasto di argilla, grafite ed acqua.
E' proprio la quantità di argilla che consente di modificare la durezza di una mina: maggiore è la quantità di argilla e maggiore è la durezza della mina.
ARGILLA
Il composto viene fatto passare attraverso un piccolissimo foro (ugello), grazie a delle presse idrauliche che lo spingono con una forza di circa 100 tonnellate (100'000 kg)! Questo garantisce la precisione del diametro, che è indispensabile per far in modo che la mina entri perfettamente nelle scanalature del legno.
La mina così ottenuta viene tagliata e fatta prima essiccare a 175°C e poi messa in un’altro forno a 1000°C : questo processo di cottura serve ad aumentare la resistenza alla rottura.
Alla fine la mina viene immersa in un bagno di cera che serve a dare alla futura matita la scorrevolezza necessaria alla scrittura.
Le mine delle matite colorate non contengono grafite: sono formate da argilla e cera, colorate con pigmenti.
guarda il video fino al minuto 2'40''
Poco dopo la sua scoperta la grafite si diffuse rapidamente tra chi aveva bisogno di qualcosa con cui scrivere o disegnare. Per non sporcarsi le mani si provò ad inserirla tra i materiali più disparati: metallo, carta, stoffa... Il materiale esterno serviva anche a dare un'impugnatura più stabile del materiale.
Sembra siano stati due italiani a pensare per primi ad un contenitore in legno: Simonio e Lyndiana Bernacotti immaginarono la realizzazione di matite realizzando un foro in un cilindro di ginepro, per poi inserirci e incollarci un’anima di grafite.
1762 - Nuremberg, Germania: la fabbrica Faber, dal cognome del suo fondatore, inizia la produzione industriale delle matite come le conosciamo oggi.
1795 - Conte, uno scienziato francese, inventa il procedimento per mescolare l'argilla alla grafite.
per saperne di più vai alla pagina "storia e collezionismo di sua maestà la matita"
In realtà il termine "lapis" è italiano, anche se di fatto è usato solo in Toscana. Entrambe le parole "lapis" e "matita" derivano dal latino lapis haematites , cioè "pietra di ematite". Infatti prima della scoperta della grafite per scrivere si usavano bastoncini di carbone o di ematite (un ossido di ferro).