La carta che utilizziamo ogni giorno è un materiale fatto di fibre di cellulosa intrecciate fra loro e fissate con sostanze collanti, disposte a formare un foglio sottile.
Oggi la cellulosa si ricava principalmente dal legno (pioppo, abete, betulla...), ma in antichità si sono usate anche altre piante come il papiro o il bambù.
Per realizzare il foglio le fibre di cellulosa devono essere separate dalle altre componenti del legno (lignina).
A seconda del metodo di lavorazione si ottengono due paste diverse:
Pasta di cellulosa o pasta chimica: il legno, scortecciato e già sminuzzato, viene fatto bollire insieme a particolari sostanze chimiche in grandi bollitori (autoclavi ); durante questo processo la cellulosa si separa dalle altre componenti rimanendo quasi pura.
Pasta legno o pasta meccanica: i tronchi degli alberi vengono spinti contro una mola , una specie di grande "grattugia" rotante, che li riduce in fibre; il prodotto di questo processo meccanico è abbastanza grossolano e somiglia alla segatura.
Le fibre si possono ottenere anche da
Carta da macero o cartaccia: ricavate dal riciclo della carta, che è molto importante perché ci fa risparmiare materia prima (alberi) ma anche acqua ed energia.
Stracci e piante annuali: ricavate dal riciclo di stracci di cotone, lino o canapa e da paglia di grano o di riso; oggi è meno diffuso, ma nel Medioevo gli stracci erano la principale materia prima e il loro utilizzo fu messo a punto proprio in Italia dai maestri cartai di Fabriano.
A seconda del tipo di carta che si vuole ottenere si userà una diversa miscela dei materiali fibrosi e sostanze aggiuntive . Per esempio, per ottenere i fogli dei nostri quaderni si userà principalmente la pasta chimica, più pregiata, con l'aggiunta di sostanze sbiancanti (come il caolino) e collanti (per renderli adatti a ricevere la scrittura).
Le miscela di materie fibrose viene finemente sminuzzata nel raffinatore, detta anche macchina "olandese", passa poi al miscelatore in cui si mescola con l'acqua e le altre sostanze: il caolino , la colla ed eventualmente altri coloranti.
Si ottiene così un impasto quasi liquido che viene inviato alla cassa di afflusso della macchina continua, dove:
l'impasto esce dalla cassa di afflusso
si dispone uniformemente sul telo di formazione (un nastro trasportatore costituito da una rete attraverso cui scola il 95% dell'acqua) formando così il foglio
il foglio passa attraverso una serie cilindri essiccatori riscaldati che lo pressano e lo asciugano
il foglio passa attraverso la calandra, una serie di cilindri più piccoli e ravvicinati che servono a livellare la superficie del foglio
il foglio viene arrotolato in una bobina
CURIOSITÀ: le bobine possono essere lunghe anche molti chilometri ed avere un diametro fino a 10 metri!
Esistono tantissimi tipi di carta, ognuno diverso e adatto all'utilizzo che se ne deve fare.
Ecco una classificazione in base all'uso:
Carta da stampa (libri, giornali, riviste…)
Carta da scrivere (quaderni, blocchi, fogli da disegno…)
Carta da imballaggio (pacchetti, confezioni, buste…)
Carta per usi industriali (carta da parati, carta adesiva...)
Carta per usi igienico-sanitari (carta igienica, fazzoletti…)
ESERCIZIO 1: osserva, riconosci e classifica
Osserva intorno a te e scrivi sul tuo quaderno un elenco di almeno 5 oggetti di carta che vedi, scrivendoli in colonna. Accanto a ogni oggetto scrivi a quale tipo appartiene, classificandola in base all'uso.
ESERCIZIO 2: rifletti
Al giorno d'oggi le nuove tecnologie hanno sostituito la carta in molte applicazioni, ma non in tutte...
Guarda questo breve video (solo 40 secondi!) e prova a rispondere al quiz.
Ciò che rende un tipo di carta adatto per un certo utilizzo sono le sue proprietà, che a loro volta dipendono sia dagli "ingredienti" dell'impasto iniziale, che dalle lavorazioni subite.
Ad esempio, la carta per scrivere deve avere la capacità di ricevere l'inchiostro senza però farlo spandere sul foglio, altrimenti non sarebbe più leggibile. Per ottenere questo si aggiungono all'impasto una certa quantità di sostanze collanti.
Viceversa la carta assorbente che usiamo in cucina deve avere un'alta permeabilità, quindi non conterrà pochissime sostanze collanti.
La carta da pacchi deve essere facilmente piegabile, ma anche resistente allo strappo in modo da proteggere meglio il contenuto.
La carta di un quotidiano potrà essere leggermente scura, opaca e sottile dovendo durare per un solo giorno, mentre le pagine di un libro saranno più spesse, lisce e patinate per garantirne un utilizzo più duraturo.
ESERCIZIO 3: sperimenta, osserva e rispondi
Materiale occorrente: quaderno, carta assorbente, pennarello
Procedimento: 1) con un pennarello scrivi su una pagina del tuo quaderno le iniziali del tuo nome; 2)con lo stesso pennarello scrivi di nuovo le tue iniziali su un un pezzettino di carta assorbente; dopo attaccalo sul quaderno vicino alla prima scritta e confrontale attentamente.
Conclusioni: cosa hai capito da questa esperienza? Le due scritte sono uguali? Ce n'è una più nitida? Quale? Perché? Prova a spiegarlo a voce e scrivilo sul tuo quaderno.
Una delle proprietà più importanti è la grammatura, cioè il peso in grammi di un metro quadrato di carta.
Ecco la classificazione in base alla grammatura:
Anche per disegnare ci vuole la carta adatta. Sulla copertina del blocco trovi tutte le informazioni :
le dimensioni del foglio (noi utilizzeremo fogli 24 x 33 cm)
la grammatura, che solitamente è 110 g/m2 per i fogli più sottili, oppure 220 g/m2 per quelli più spessi tipo cartoncino
il tipo di finitura, ovvero
fogli ruvidi, che sono adatti ai disegni artistici perché si la superficie non omogenea spezza le linee tracciate , permettendo di sfumare meglio i colori di carboncini e pastelli, ottenendo bellissimi effetti di luce e ombra.
fogli lisci, che sono adatti ai disegni tecnici perché grazie alla superficie continua, ci danno la possibilità di disegnare con una maggiore precisione, e quindi di realizzare dettagli molto piccoli e curati. I fogli lisci possono essere anche riquadrati, cioè avere già stampata la squadratura e i riferimenti per poter scrivere il nome del disegnatore, la data, ecc.
Hai bisogno di fissare meglio le idee su questi argomenti?Guarda il video
DOVE? A scuola in classe.
CON CHI? Il lavoro si svolge da soli e al proprio posto. Ci si può confrontare con i compagni e l'insegnante sui risultati ottenuti.
COSA SERVE? Campioni di carta, cartoncino e cartone di tipo diverso; una lente d'ingrandimento (facoltativa); lapis, penna, pennarello.
COSA SI DEVE FARE?
Raccogliere alcuni campioni di carta, cartoncino e cartone (almeno 3 tipi diversi, almeno 6 campioni per tipo).
Per ogni tipo di carta eseguire le 6 esperienze descritte di seguito.
Descrivere brevemente ogni esperienza sul quaderno indicando:
materiali e strumenti occorrenti
procedimento di prova
risultati ottenuti e osservazioni.
esperienza n.1
Prendi un campione per tipo
Osserva la superficie di ogni tipo di campione (se puoi farlo con una lente di ingrandimento meglio): è opaco? lucido?omogeneo? granuloso?...
Strappa un pezzo da ogni campione e osserva come è fatta la linea di frattura: è netta? frastagliata? sfilacciata?...
Classifica ogni campione in base al suo aspetto superficiale e al tipo di frattura
esperienza n.2
Prendi un campione per tipo
Accartoccia ogni campione con la mano e osserva : quanto spazio occupa? resta chiuso? tende a riallargarsi?...
Ridistendi il campione e osserva: rimane molto stropicciato?
Classifica i campioni in base alla loro resistenza allo stropicciamento
esperienza n.3
Prendi un campione per tipo
Piega ogni campione lungo una linea retta
Osserva il comportamento (resta piegato? si apre subito? si apre lentamente?) e classifica i campioni in base alla loro capacità di mantenere la piegatura.
esperienza n.4
Prendi un campione per tipo
Su ogni campione tracciate una linea con il lapis, una con la penna e una con il pennarello.
Osserva il comportamento e classifica i campioni in base alla loro capacità di ricevere la scrittura.
esperienza n.5
Prendi un campione per tipo
Su ogni campione fai cadere una goccia d'acqua e una goccia d'olio (acqua e olio saranno forniti dalla prof).
Osserva la capacità di assorbimento di ogni campione e classificalo in base alla permeabilità all'acqua e ai grassi.
esperienza n.6
Per ogni tipo di carta prepara una striscia larga 4 cm e alta 15 cm.
Piega ogni striscia a metà nel verso della lunghezza: in questo modo dovrebbe essere poter stare in piedi da sola.
Inserisci le strisce in una bacinella con dell'acqua colorata (fornita dalla prof)
Lasciale per 15 minuti, poi toglile e misura quanto è salito il livello dell'acqua in ogni campione.
Classifica ogni campione in base alla sua capillarità